martedì 23 settembre 2008

Tutti su Parigino!

Il blog si è momentaneamente fermato. Diciamo pure che la sua giovane vita è a rischio. Questo per il seemplice motivo che quelli come l'autore perdono l'ispirazione spesso, per un concorso di motivi che vanno da quelli puramente personali (periodi di demenza cronica e inettitudine al modo di Zeno) a quelli dovuti ad agenti esterni (studi prolungati ma più spesso voglia di far qualcosa di più reale, tangibile..e non pensate male!). Se a tutte queste scuse si aggiunge il fatto che il mio blog principale, 'Parigino', soffre ogni sera dei miei mancati aggiornamenti, mi trovo costretto a fare time-out. Ad ogni modo se proprio qualcuno vuole leggere ancora i miei pensieri virtuali, quello che vedo io del mondo che ci circonda www.parigino.blogspot.com vi aspetta. questo è tutto!

mercoledì 18 giugno 2008

Caro Roberto

Caro Roberto,

lo sai, io ho sempre creduto in voi, anche quando facevano quelle scelte, per così dire, insensate e convocavate calciatori dalle dubbie qualità o creavate formazioni senza un senso logico. Mi sono detto tante volte:" ti prego non farlo giocare", "non penserai mica di usare quel modulo che funziona solo se hai Figo e Zidane dietro a Raul!", "ma perchè Iaquinta è in nazionale?"..e tante tante altre con toni decisamente più accesi e vibranti, quasi sotto formula di invettiva.
La realtà, Roberto, è che hai chiamato in azzurro, Materazzi, 34 anni e la maturità di un ragazzino di 12, nella partita con l'Olanda correva a rallentatore.
La realtà, Roberto, è che Toni non è in forma, è inutile continuare a metterlo titolare, e diabolico lasciarlo come unica punta.
La realtà, Roberto, è che per tre partite di fila non c'è stata una squadra e non c'è stato un gioco, sembrava di vedere un incontro di Seconda Categoria, come quelli che giocano dietro a casa mia.
La realtà, Roberto, è che devi far funzionare questa squadra, che all'improvviso non sa sfruttare la superiorità numerica, sa giocare solo con i cross al centro, non riesce a fare quattro passaggi di fila. Insomma questo non è più accettabile per la nazionale detentrice del titolo di Campione del mondo.

Anonimo azzurro
Ecco la foto di cannavaro durante la partita contro l'Olanda.

Dopo questa triste lettera al ct della nazionale, a cui facciamo i migliori auguri per la sfida con la Spagna (Domenica 22 giugno), vi rimando al blog di Luca Rasponi di cui condivido la lettura dei tre match disputati dall'Italia nel girone eliminatorio.
Io stavolta non commento.
Italia - Olanda
Italia - Romania
Italia - Francia

venerdì 6 giugno 2008

Ecco i gironi

Ecco i gironi di Euro 2008

Girone A: Portogallo, Repubblica Ceca, Svizzera, Turchia;

Girone B: Austria, Croazia, Germania, Polonia;

Girone C: Francia, Italia, Olanda, Romania;

Girone D: Grecia, Russia, Spagna, Svezia;

Presentiamo ora il calendario degli Europei di quest'anno che si disputeranno in Svizzera ed Austria:

Dal 7 al 18 giugno avranno luogo le gare all'inteno dei gironi.
La partita di apertura sarà Svizzera - Rep. Ceca che si svolgerà domani alle 18.00, seguirà alle 20.45 il secondo match del girone A Portogallo - Turchia.
Gli azzurri esordiranno invece Lunedì alle 20.45 contro l'Olanda.

I Quarti di finale si svolgeranno tra il 19 e il 22 Giugno.
Le Semifinali il 25 e 26 giugno
La Finale si disputerà allo stadio Ernst Happel di Vienna il 29 giugno.

Questa è la tredicesima edizione di una competizione che nasce nel 1960, quando fu diputata in Franca e vinta dall'Unione Sovietica. La Germania è la nazionale che detiene il record di successi entrando tre volte nell'albo d'oro. La Francia ha vinto due volte, delle quali ricordiamo con amarezza la seconda quando gli italiani si fecero battere in finale in seguito ad un golden goal di Trezeguet. L'Italia ha vinto solo una volta nel 1968. L'ultima squadra ad entrare nell'albo d'oro è stata la Grecia nel recente 2004.

Image by www.origo.hu

mercoledì 4 giugno 2008

Italia? Vincerà gli Europei

Il primo sondaggio di questo blog si è concluso. Il lettori o semplicemente gli amanti dello zapping da blog, futura moda dell'estate, si sono lasciati incalzare da questa classica indagine in numero piuttosto ridotto dando vita ad un campione a dir poco insignificante, tuttavia i risultati risultano particolarmente interessanti. Il 71% di voi ritiene che a vincere i prossimi Europei di calcio saranno vinti dall'Italia, il restante 21% ha scelto l'opzione "altre". Partendo dal presupposto che quasi sicuramente i votanti sono di nazionalità italiana, l'elevata percentule a favore degli azzurri era facilmente prevedibile. E' tuttavia necessario ricordare che l'Italia è la maggiore favorita per il semplice motivo di aver vinto gli ultimi mondiali del 2006. Il dato interessante è invece il fatto che, sebbene tra le proposte fossero presenti Francia, Spagna e Germania, i restanti voti sono andati all'alternativa "altre". In effetti squadre come Portogallo, Repubblica Ceca e Olanda presentano anche quest'anno un organico non indifferente, senza dimenticare la Grecia, campione uscente, che si trova già in un girone accessibile. Gli italiani, invece, che sono sempre bravi a complicarsi la vita in questwe manifestazioni, sono in un girone di ferro (Francia, Olanda e Romania), molto più arduo rispetto a quello di quattro anni fa. Speriamo che questa volta i cosiddetti "folli" del team guidato da Donadoni evitino le solite azioni barbare a cui ci hanno abituato.

sabato 31 maggio 2008

Tiri Mancini

Non era esattamente l'uomo più simpatico sulla terra, tantomeno un maestro di displomazia, ma il Mancini, che ora è più libero di un quarantenne divorziato, aveva realizzato qualcosa in cui nessuno era riuscito in vent'anni, vincere quel benedetto scudetto. Anzi, considerando anche quello levato alla Juve 'moggiana', Roberto con quella sua irriducibile messa in piega ne ha regali tre di fila agli ansiosi tifosi interisti. E allora ecco che parte la polemica, i dubbi su questo "licenziamento per giusta causa" che rischia di lasciare l'allenatore senza la buonuscita o il pagamento dei restanti quattro anni di contratto. Insomma proprio una brutta faccenda che rovina la festa dello scudetto più meritato, con la Juve in A. Non parliamo di intercettazioni telefoniche, tra l'altro definite dagli inquirenti di nessuna rilevanza penale, non parliamo delle dichiarazioni di Mancini dopo l'incontro con il Liverpool, quelle che avrebbero, secondo la Direzione, destabilizzato la serenità della squadra; concentriamoci invece sul senso delle azioni e delle decisioni, perchè è qui il problema. Moratti, che guida la società dal 1995 e di scudetti fino a Roberto Mancini ne aveva nasati tanti ma mai vinto uno, ha deciso di mollarlo lì, senza un ringraziamento sentito e senza una lode. Ma se questo vuol dire saper amministrare una società di Serie A allora di Waterloo ce ne saranno tante per l'Internazionale come saranno numerose per tutte quelle squadre i cui dirigenti cambiano il mister ogni 5 mesi creando una sorta di moda nel mondo del calcio. Moda senza etica, simbolo, come ha spiegato Gianni Cerasuolo su Repubblica, di "un imbarbarimento del mondo del pallone, in cui ogni regola è stata stravolta, e parole come lealtà, amicizia, maturità sembrano termini metafisici". Come si suol dire, ai posteri l'ardua sentenza, a noi non rimane che fare un grosso in bocca al lupo a mister Roberto Mancini, che poveraccio non è proprio amatissimo, ma svolge bene il proprio lavoro e forse un giorno lo farà alle spese dell'Inter.

Images by www.arsenal.com; www.sport.fo.

martedì 20 maggio 2008

Le regole della comunicazione in rete

Lunedì ha avuto luogo l'ultima lezione di Informatica applicata al giornalismo e per coerenza sono riuscito ad arrivare in ritardo ancora una volta, in realtà in questo caso bisogna ringraziare Trenitalia che non si smentisce mai e mi regala dolci mezzore in stazione alle 7 di mattina a guardare la gente che passa. Forse anche questa è una forma di comunicazione, le Ferrovie dello Stato mi vogliono far capire qualcosa, magari mi stanno dicendo:" Lascia perdere, cambia mezzo!".
In ritardo, ad ogni modo, non ci sono solo i treni ma anche le normative sulla comunicazione in rete. Come ha spiegato Giancarlo Mola in un articolo su Repubblica nel mondo reale ci sono le telecamere nascoste, sulla legittimità delle quali si è molto discusso nei giorni passati. Ma anche il mondo virtuale è pieno di occhi che guardano. Si tratta di meccanismi ben più insidiosi perché sono il frutto delle più moderne tecnologie. Ma soprattutto perché utilizzano in modo improprio meccanismi del tutto legittimi e sono difficilissimi da individuare...quando siamo su Internet la nostra privacy può essere continuamente minacciata, le nostre abitudini monitorate, le nostre identità telematiche drammaticamente nude.
Così come esiste una legislazione in merito alla comunicazione sui media tradizionali, presto ne sarà ultimata una anche per quella in rete, che necessiterà di continue revisioni ed aggiornamenti necessari per stare dietro al potenziale evolutivo del medium. Chi si dovrà occupare della privacy in rete saranno l'Autorità Garante per le comunicazioni (Agcom) e l'Autorità garante per la protezione dei dati personali, le quali dovranno fare i conti con la possibilità, offerta dalla moderne tecnologie, di pubblicare qualsiasi cosa.
E' semplice e veloce capire quanto complicata possa essere la questione della legalità in rete, basti pensare al problema della "determinatezza" dell'ipotetico reato: nel caso sia stato commesso un reato di diffamazione tramite la pubblicazione di una certa notizia, il potenziale colpevole nel giro di 30 secondi sarà in grado di far sparire l'articolo dalla rete, cancellandone ogni prova.

Rimanendo in tema di legge, occorre fare la distinzione tra copyright e copyleft: il primo, letteralmente diritto di copia, va ad identificare il diritto, appartenente al possessore della proprietà intellettuale dell'oggetto, di controllarne la riproduzione e la diffusione, con qualsisi mezzo esse vengano effettuate. Chiaramente, è ovvio che l'applicazione rigorosa delle leggi sul diritto d'autore a Internet ne bloccherebbe completamente le funzionalità; si sta difatti correndo ai ripari. Nel dicembre 1996 una convenzione internazionale ha stabilito che le copie temporanee di documenti digitali - ad esempio quelli contenuti nella cache dei nostri browser - non rappresentano una violazione del copyright. Per copyleft, invece, si intende il permetto d'autore ovvero un metodo generico per rendere un programma libero e fare sì che tutte le modifiche e versioni estese del programma diventino anch'esse software libero.
Insomma, l'utilizzazione della rete a scopo produttivo o comunicativo prevede la conoscenza di numerosi fattori tecnologici, deontologici e legali che ogni anno saranno sempre più complessi e rigidi, a noi giovani aspiranti alla professione spetta il compito di tuffarci per primi in questo mondo tanto accattivante quanto complicato. Ma come diceva un sommo poeta:"Memento audere semper" (Ricorda di osare sempre).

Qualche link utile: Legge sulla privacy
Codice deontologico relativo al tratt. dati personali nell'attività giornalistica
Interlex: interessantissimo periodico di informazione, tecnologia e diritto

domenica 18 maggio 2008

Avanti Pavullese!

Image by www.acdorandopietricarpi.it
Eccellenza EmiliaRomagna - Girone A
Irresistibile la Virtus Pavullese nei playoff del girone A di quest'anno. Ieri i ragazzi di Pivetti hanno conquistato anche il ritorno della sfida col Fiorano. Dopo essersi classificata quinta in campionato, la squadra modenese ha abbattuto con orgoglio e sfrontatezza Dorando Pietri Carpi e il team di Zironi. A fare la differenza ancora una volta è stato il bomber Greco che ha segnato quattro goal in tre partite dimostrando di essere uno dei migliori attaccanti della stagione di Eccellenza 2007/2008. Mister Pivetti si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi nell'intervista rilasciata ad "Antenna 1", dichiarando di aver centrato l'obiettivo prefissato. In realtà la strada verso la promozione in Serie D è ancora lunga e tortuosa, domenica gli avversari della Virtus saranno i ragazzi del San Giminiano, squadra senese di cui poco per ora si conosce.

giovedì 15 maggio 2008

Il CNIPA e l'informazione mancante

Cari lettori, lo so che non vedete l'ora di leggere le mie appassionanti cronache sportive..ma dovrete aspettare un pochino perchè oggi si parlerà ancora una volta di comunicazione in rete. Qualche minuto fa ho dato un'occhiata al forumPA, ovvero il forum della pubblica amministrazione e, alla ricerca di un tema interessante, ho selezionato il tag VoIP per il semplice motivo che non sapevo cosa fosse. Beh, diciamola tutta, aprire la pagina non mi ha di certo aiutato a capirlo, e questo cari 'comunicatori pubblici' non è corretto, non tutti sappiamo cos'è il VoIP, in quanto non tutti siamo dotati di elevate competenze informatiche.
Voice over IP ( Voce tramite Protocollo Internet), spiega Wikipedia, è una tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione Internet o un'altra rete dedicata che utilizza il protocollo IP, anziché passare attraverso la rete telefonica tradizionale. Ciò consente di eliminare le relative centrali di commutazione e di economizzare sulla larghezza di banda occupata. Vengono instradati sulla rete pacchetti di dati contenenti le informazioni vocali, codificati in forma digitale, e ciò solo nel momento in cui è necessario, cioè quando uno degli utenti collegati sta parlando.
Tra gli espositori mi sono subito soffermato sul CNIPA, ovvero il Centro nazionale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione. Aperta la pagina mi viene subito spiegato qual'è il ruolo di questo ente: il CNIPA ha l'obiettivo primario di dare supporto alla pubblica amministrazione nell'utilizzo efficace dell'informatica per migliorare la qualità dei servizi e contenere i costi dell'azione amministrativa. Scorrendo più in basso vengono elencati le soluzioni e i progetti in mostra a Roma, insomma tante cose interessanti ma sprovviste di spiegazione, tra cui la famosissima Dematerializzazione la quale mi incuriosisce tanto, ma non ho intenzione di stare tutto il giorno su wikipedia per sapere che cosa si dice sul forumpa. Decido dunque di andare direttamente sul sito ( quello è indicato) per saperne di più.

Il sito di CNIPA

Ad una prima occhiata l'homepage sembra far pensare ad un sito completo, ricco di contenuti ed informazioni utili al comune cittadino. Notiamo innanzitutto la sigla GOV sull'indirizzo, questa è chiaramente una motivazione in più per comunicare in modo preciso e completo. Il primo post documenta la partecipazione del Centro al ForumPA e spiega come sia possibile accedere al forum di discussione dopo essersi registrati al sito dedicato all'innovazione di CNIPA. Visto che voglio scoprire che cos'è precisamente la dematerializzazione senza dover sfruttare Wikipedia e mi interessa avere qualche altra informazione sugli obiettivi dell'ente, clicco il link e mi dirigo verso quest'ultimo indirizzo.

Il sito Innovazione.CNIPA
Questa volta l'homepage è visibilmente più scarna. E' possibile visualizzare gli articoli e le pagine della rivista InnovAzione e, come già detto, accedere al forum.
Sulla sinistra sono presenti i links ai vari numeri pubblicati mentre sopra sono elencati gli argomenti in evidenza. Mancano purtroppo molti dei punti segnalati su ForumPA ma ecco che finalmente rivedo materializzarsi la tanto ricercata Dematerializzazione. Clicco subito e..

lunedì 12 maggio 2008

Il giornalismo tradizionale è morto. Spazio all'art attack.

Parte personale - poco seria: Era una mattina come tutte le altre, diciamo che ero leggermente addormentato a causa della mia notte brava ed il mio sguardo inebetito verso la cattedra mostrava visibilmente la mia difficoltà di interagire in quel momento con le argomentazioni del professore. Nonostante il mio atteggiamento passivo mi è entrato in testa pressochè tutto, compreso il fatto che il giornalismo tradizionale sta per lasciarci..cosa?? No, non è possibile, anni ed anni di sogni e speranze riposte in quel giornalismo della parola che mi ha sempre incalzato ed incorraggiato e poi..in un soffio tutto svanisce..
Il prof. afferma:" Il giornalismo tradizionale è morto ed il giornalismo moderno è ancora da inventare. Questo deve essere un fatto stimolante". In questo momento non mi sento molto stimolato, anzi sono un pò amareggiato. Ho paura che questa innovazione già in corso da qualche anno ci conduca ad un'informazione piatta, contenutisticamente scarna, non ho fiducia nell'avvenire.
E poi..la magia della parola? ci sarà ancora spazio per Raccontare nel giornalismo del domani? Io amo raccontare, amo entrare nelle parti più intime dei fenomeni ed osservarli nel proprio farsi, per poi rivelare al mondo ciò che ho scoperto, che ho avuto il privilegio di indagare, spiegandolo con le mie amate parole. Per questo ho scelto di iniziare a scrivere per lo sport, per avere il campo libero da costrizioni e coniugare al meglio cronaca e racconto, giornalismo e narrazione, stabilire un coloquio con il lettore colpendo l'immaginario collettivo degli sportivi.
anche se esistono tuttora, in futuro in "copia-incollisti" rappresenteranno una realtà fortemente numerosa..e io non voglio passare le mie giornate davanti ad un pc prendendo un po' di questo ed un po' di quello, non mi è mai piaciuto l'art attack, e tantomeno Giovanni Mucciaccia..e odio con tutto me stesso la colla vinilica!
Se possibile mi piacerebbe andare in pensione con il giornale cartaceo tra le mani..sarò un antiquato, forse fra un anno cambierò idea ma ora come ora preferisco cavalcare la notizia con le mie mani e pubblicarla con le mie parole.

Parte didattica: Il giornalismo moderno è dunque tutto da inventare, e per farlo la tecnologia assumerà un ruole centrale. Ecco lo scenario che si prospetta nei prossimi anni: non esisterà più un'unica figura di giornalista, ma verranno a crearsi delle nicchie di specializzazione, e si diffonderà un linguaggio dedicato. I futuri operatori dell'informazione dovranno essere anche validi conoscitori della tecnologia, e l'aggiornamento sarà un requisito essenziale. Il numero dei "copia-incollisti" crescerà a dismisura riducendo la quantità dei veri e propri giornalisti per lasciare spazio ai traslatori di immagini e testi. L'attività di questi ultimi sarà sempre più frenetica e la volontà di riformulare, arricchire e personalizzare i testi sarà spesso paralizzata dalle esigenze di mercato, che non concederà loro il tempo necessario per soddisfare tali volontà.
Il mercato è la grande mente che sta dietro a tutto: il giornalismo tradizionale è morto per sua mano e sotto la sua direzione l'immagine ha conquistato l'attuale dominio del mondo della comunicazione. Va notato tuttavia che tale supremazia non porterà tanto alla morte della parola, quanto invece alla sua rinnovata centralità, alla sua riformulazione.

domenica 11 maggio 2008

Hai visto sul pc cosa c'era in tv?

Negli ultimi anni ha avuto luogo un'efficace digitalizzazione della radio e della tv che hanno sfruttato in modo immediato tutte le moderne tecnologie messe a disposizione. Oggi, mediante strumenti come lo streaming è possibile vedere in rete una grande quantità di contenuti che tradizionalmente guarderemmo in tv, oltre a visualizzare e scaricare filmati e scene che ci eravamo persi. Anche in questo caso l'interattività la fa da padrona.
Lo sviluppo della televisione digitale e le sue interazioni con internet hanno delineato un nuovo panorama caratterizzato da:
1- aumento del numero dei canali e delle emittenti: sono sempre più diffuse le emittenti che trasmettono alcuni programmi o addirittuta completamente sul web.
2- nuove modalità di offerta: il webcasting e la webtv costruiscono palinsesti che non sono più basati sull'organizzazione dei ritmi e delle durate della messa in onda, ma in base alla costanza di temi e generi o all'individuazione di uno specifico segmento di audience, facendo uso delle modalità "near video on demand" ( medesimo programma o slot di programmi in continuazione) e "video on demand" (modello interattivo che consente al telespettatore di scegliere da un menù quello quello che gli interessa e modificare la velocità di visione).
3- nuove forme di consumo: interattività e personalizzazione
4- nuovi spazi di consumo: si assiste allo sviluppo di una relazione modificata tra lo spettatore e il suo spazio di fruizione che, grazie soprattutto al portabilità dei terminali di fruizione, può realizzarsi in qualunque luogo.
Il fenomeno della digitalizzazione ha investito anche la radio, il cui crescente potenziale multimediale permette oggi di attivare le modalità di pay-per-listen o audio on demand che facilitano il rapporto interattivo con il pubblico.
Ad ogni modo, che si parli di televisione o radio, risulta via via più evidente una progressiva convergenza dei media su un'unica piattaforma digitale, che permetterà di cambiare radicalmente le nostre abitudini e le nostre possibilità.
Io per ora, invece, vado sul tradizionale, e con la mia fantastica connessione 56k per visualizzare un video di tre minuti ne aspetto ancora 40... giusto il tempo per dare un'occhiata al giornale..

venerdì 9 maggio 2008

Comunicazione d'impresa ed interattività

Diversamente da quella tradizionale il punto di forza della comunicazione d'impresa online si gioca sull'interattività. La rete adotta in questo campo strategie precise, che spesso viaggiano lontano dal prodotto e fanno un uso ridotto della parola. Spesso accade che lo spettatore sia attratto dal sito di un prodotto, non tanto per il prodotto in sè ma quanto per le funzioni che la pagina offre all'utente: un concorso, la possibilità di scaricare immagini e suonerie, un nuovo gioco in java, insomma tutti quegli strumenti che attirino il consumatore dandogli la possibilità di interagire e "giocare" nel sito.
In tutto questo la parola si riduce a poche frasi secche, cambia funzione, a volte si riduce ad uno strategico "clicca qui per saperne di più". I siti più all'avanguardia sono strutturati in modo da permettere al potenziale acquirente di visualizzare il prodotto, modificarlo, personalizzarlo, vedere il prezzo e le novità dell'ultima stagione, l'interattività è diventata una funzione fondamentale che può essere sfruttata al meglio solo conoscendo le infinite possibilità offerte dalla rete, che sono in continua evoluzione. Per fare comunicazione d'impresa online è dunque necessario studiare il mezzo prima di concentrarsi sul prodotto e l'utente.

giovedì 8 maggio 2008

Occhio al target

Nel campo della comunicazione la conoscenza del target a cui ci si rivolge è basilare. Nel caso della comunicazione in rete è necessario considerare che ogni utente rappresenta un'incognita, di cui non conosciamo la cultura, lo stile di vita, il tempo a disposizione e acora gli interessi e le possibilità di accesso, di conseguenza internet ci obbliga a considerare un target globale. Proprio per questo motivo è necessario, in primis nella comunicazione pubblica e in quella istituzionale, un linguaggio semplice e accessibile ma soprattutto efficace. Comunicare significa condividere, per questo motivo risulta indispensabile considerare le condizioni del pubblico, degli utenti o dei consumatori che hanno vite diverse dalle nostre, esigenze diverse. E' necessario dunque utilizzare categorie che possano essere condivise globalmente in modo da raggiungere un target sempre più esteso e variegato.


Immagine tratta da www.webwhispers.com

martedì 6 maggio 2008

Ecco i playoff

In questo blog si parlerà molto del campionato di Eccellenza emiliano, che ho l'occasione di seguire per il giornale locale con cui collaboro.
Domenica si è disputata l'ultima giornata di campionato, quella che decide chi va giù in Promozione e chi invece sale alle stelle nel campionato di Serie D. Quest'ultimo posto quest'anno è andato al Fiorenzuola, squadra di grandi tradizioni, che sin dalle prime giornate di questa combattuta stagione ha saputo imporre il proprio gioco partita per partita. Ha vinto dunque chi ha mostrato maggiore continuità in campo e maggiore incisività, con 72 goal segnati. Alla Dorando Pietri, che di reti di ha messe a segno 56, toccano invece i playoff. La squadra di Carpi, che in questa stagione è stata completamente rinnovata e costruita per vincere, ha pagato, in primis, il fatto di avere giocatori che non erano abituati a giocare insieme mentre nel girone di ritorno è mancata quella continuità necessaria per portare a casa i punti facili. I playoff rappresentano sono sempre un grande interrogativo perchè tutto dipende da chi a fine campionato è più in forma. Domenica prossima si disputerà il primo turno in gara unica: Dorando Pietri - Pavullese e Fiorano - Fidenza. Ben tre le modenesi a giocarsi l'ultimo posticino in Serie D.

domenica 4 maggio 2008

Un nuovo inizio

Inizia oggi la mia seconda avventura con il mondo dei blog. Un secondo puntino luminoso si aggiungerà nella cosiddetta blogosfera.
Tutto è iniziato una settimana fa, quando ho varcato la porta dell'aula Ferrari, in consueto ritardo, con l'obiettivo di iniziare a frequentare il corso di Informatica applicata al giornalismo, presieduto dal professor Lelio Alfonso. Il professore ha spiegato sinteticamente i punti essenziali del corso, tra i quali l'assenza di un libro di testo e la creazione di un blog che in un primo momento mi hanno lasciato perplesso. Da un anno a questa parte scrivo su "Parigino", il mio blog ufficiale che affronta ultimamente periodi di bassa marea creativa. Quando manca l'ispirazione non c'è niente da fare! Ho deciso tuttavia di non turbare quella vaga linea tematica che da 13 mesi lo percorre e ne ho creato uno nuovo, pronto ad ospitare le mie cronache sportive, i miei articoli sul calcio dilettantistico, le mie riflessioni sul rapporto tra sport, etica e comunicazione, e ultimo ma non per importanza, gli appunti e le analisi della comucazione in rete affrontati durante il corso del prof. Alfonso. Per quanto riguarda l'aspetto più didattico di questa nuova finestra virtuale, il primo obiettivo da conseguire sarà quello di recuperare il tempo perso.
Non mi resta che augurarvi una buona lettura.

Ales